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Perché la Biennale BRAU
Non esiste un luogo istituzionalizzato di confronto permanente e di verifica su scala internazionale, di sperimentazioni progettuali nell’ambito del restauro architettonico e della riorganizzazione della città esistente. La Biennale sul Restauro consente pertanto una esposizione ragionata sugli interventi effettuati od in corso, affrontando tematiche di natura culturale e di definizione teorica, come pure aspetti relativi all’uso corretto delle tecnologie ed alla valutazione delle caratteristiche prestazionali residue del patrimonio architettonico. Un tema importante riguarda poi la riqualificazione e re-invenzione degli spazi architettonici ed urbani, in un’ottica legata alle peculiarità regionali ed all’uso corretto delle risorse locali.
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Approccio tecnico e culturale
Il progetto della Biennale sul Restauro è scaturito da una attenta analisi di tutti gli aspetti (culturali, sociali, economici, tecnologici e di mercato) che condizionano l’attuazione del “Progetto dell’Esistente” ostacolando uno scambio fra idee ed intervento, scambio fondamentale per favorire strategie di intervento capaci di governare in modo integrato i processi conservativi e trasformativi, tutelando valori, risorse e documenti, e corrispondendo alle principali esigenze ed aspettative.
Questa prima Biennale prevede una impostazione ed articolazione tecnico-culturale che gravita attorno agli aspetti gestionali, tecnologici ed economici, con una visione di tipo altamente interdisciplinare.
Non vi è testimonianza che mostre espositive in precedenza abbiano affrontato la totalità di questi aspetti.
Importante è anche il carattere di continuità del Progetto Biennale, che consente di realizzare un luogo di confronto e di aggiornamento permanente e su scala internazionale, ad oggi non presente né in Italia né in altri Paesi.
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Aree Tematiche della BIENNALE sul RESTAURO
A. Progetti di manutenzione permanente di piccole città.
B. Interventi di riqualificazione globale di Complessi Monumentali.
C. Strategie per la riappropriazione degli edifici dimessi ubicati nei centri urbani ed extra-urbani; archeologia industriale.
D. Interventi sul patrimonio edilizio moderno.
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